Il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, interviene in conferenza stampa per presentare il match in programma domani sera all"Allianz Stadium" fra la capolista e il Parma.
Il primo pensiero Sarri lo riserva all'indimenticato bomber Pietro Anastasi, icona dei bianconeri negli anni '70, scomparso nelle scorse ore.
"È stato un giocatore importantissimo per questo club e per il calcio italiano. Una delle prime partite che ricordo di quando ero piccolo è la finale dei campionati europei del '68 e lui era uno dei protagonisti. Mi sembra giusto rendere omaggio a un grande giocatore e, quelli che l'hanno conosciuto mi dicono anche un grande uomo".
E' possibile vedere il tridente domani? In Inghilterra l'avrebbe proposto più spesso?
"Qualche volta non l'abbiamo fatto neanche in Inghliterra, qualche volta Hazard ha giocato da attaccante centrale soprattutto in qualche partita contro City e Liverpool. L’aspetto più importante è essere equilibrati dominando le partite ma senza rischiare. Dipende dal tipo di equilibrio che troviamo, la difficoltà nel farli giocare insieme spesso è in questo. Solo Higuain ha un ruolo ben preciso gli altri due son giocatori di un livello straordinario, più istintivi che però non hanno una collocazione ben precisa in campo. Il Parma è a un punto dall’Europa, giovedì ha fatto riposare tutti i titolari esclusi un paio e si presenterà in buone condizioni. È una squadra insidiosa che sa raccogliersi e ripartire bene. Il nostro atteggiamento deve essere estremamente attento per non concedere quello in cui sono bravissimi".
Sul Parma.
"Non hanno grandissimi punti deboli, anche a livello difensivo sono abbastanza solidi. Stanno mettendo dentro giocatori molto fisici, Kucka, Kurtic danno fisicità e sostanza a centrocampo. Hanno attaccanti di ottimo livello come Inglese, Kulusevski e Gervinho anche se domani non so se sarà della partita, è una squadra che ha dei valori. Ci mettono dentro ripartenze pericolose e si meritano la classifica che hanno".
Sul turn over.
"Chi dà segnali di stanchezza riposa, il turnover viene fuori come logica conseguenza con queste partite ravvicinate. Quando ci sono queste partire è normale che ci sia da gestire ma è anche difficile programmarlo se non per un giocatore o due, per il resto va tutto in relazione alle partite precedenti".
Su Rabiot.
"Rabiot ha avuto difficoltà nell’ambientamento. Ora ha trovato continuità, salute e fiducia e sta salendo di rendimento. Sta diventando un giocatore diverso rispetto a quello che mi ricordavo: molto più presente nella fase difensiva, molto più tattico rispetto prima. Se continua così non mi meraviglia che ci sia un riavvicinamento tra lui e la Nazionale francese, mi sembrerebbe una logica conseguenza".
Ciao, Pietro. pic.twitter.com/AJrs3R0913
— JuventusFC (@juventusfc) January 18, 2020