Domani sera al "Rigamonti" di Brescia andrà in scena l'anticipo della seconda giornata di ritorno in serie A. Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato del match di domani in conferenza stampa nella tarda mattinata di oggi.
“In tutte le conferenze si è parlato di ciò, dobbiamo pensare che ogni partita sia la più importante e svoltare la stagione. Solo affrontandole così possiamo svoltare la stagione e raggiungere risultati importanti. Non è il momento di pensare a dove saremo il 24 maggio ma è il momento di tenere la testa sul manubrio e continuare a lavorare, crescere, spingere. Rafforzare le cose positive che abbiamo fatto in questo periodo e migliorare quelle situazioni che ci hanno visto un po’ in difficoltà. Non siamo stati sempre compatti e abbiamo concesso qualcosa di troppo agli avversari. Dobbiamo pensare alla partita di domani per migliorare anche tramite le prestazioni la nostra classifica”.
Sulla classifica.
“E’ ancora appesa a Milanello e sarà così fino alla fine. Non lavoriamo per pettinare le bambole, l’obiettivo è portare il Milan nelle posizioni dove e’ sempre stato".
Sul mercato.
“Non sono io a dare aggiornamenti sul mercato, Rodriguez ha avuto un piccolo problema fisico, ieri si è allenato, dovrebbe essere convocato. Mancano otto giorni alla fine del mercato e non so cosa può succedere. A me interessa che si rimanga attenti e concentrati sul lavoro. Non possiamo perdere energie su cose che neanche io posso controllare”
Su Suso.
“Si sta allenando benissimo ed è disponibile per giocare”
Su Paquetà.
“Deve avere la convinzione di essere un giocatore completo in quantità e qualità. Deve diventare un giocatore più determinante, nella fase conclusiva o fai gol o lo fai fare. Ha fatto bene per impegno, è mancato nelle cose dove uno come lui deve trovare la giocata vincente”
Sulla crescita di Rebic.
“Dipende tutto dall’atteggiamento che hanno i giocatori. Se lavori con convinzione, anche subendo le scelte, con orgoglio e professionalità, quando vieni chiamato in causa ti fai trovare pronto. Io devo scegliere la squadra che dà più garanzie per vincere. In passato ho fatto altre scelte, penalizzando qualcuno e privilegiando altri. Le continuerò a fare ma i giocatori non devono subire evidenti contraccolpi psicologici. I risultati che stiamo ottenendo sono dovuti all’atteggiamento che è cambiato. Spesso si vince e si perde per i cambi: i primi undici sono importanti, ma anche chi entra a gara in corso. Vogliamo migliorare e fare un girone di ritorno diverso e questo atteggiamento va mantenuto. Chi lavora così verrà chiamato in causa, altrimenti farò altre scelte”
Sul momento dei rossoneri.
“Se il modulo ha dato la svolta? L’importante è che le vittorie siano arrivate attraverso buone prestazioni. Stiamo facendo bene ma dobbiamo ancora migliorare. Avevamo bisogno di questi risultati per avere ancora più fiducia in noi stessi. Vogliamo avere la testa più serena possibile perchè solo con il giusto atteggiamento puoi fare un grande girone di ritorno”
Sull’effetto Ibra.
“E’ un valore aggiunto per la posizione che ha in campo, la presenza, lo spessore. L’atteggiamento, la professionalità e la determinazione le mette dentro ogni giorno. Sta facendo molto bene, ma sono stati bravi anche i compagni a ritagliarsi spazi importanti che si sono creati. Non sono sorpreso di questo effetto perchè parliamo di un campione, di un giocatore tra i migliori al mondo per qualcosa di più di un decennio. Mi aspettavo tanto e ho trovato una persona disponibile. E’ stato molto intelligente, è entrato non in punta di piedi perchè è difficile che lo faccia, ma con grande curiosità. E’ consapevole di quello che deve fare”.