Ci sono visioni diverse e contrastanti nel mondo del calcio che cerca di trovare spiragli di luce nel bel mezzo della pandemia mondiale derivata dal coronavirus.
Da un lato il monito dell’Uefa che non si arrende e vuole chiudere la stagione giocando anche in piena estate, dall’altro molti presidenti di club che non credono alla possibilità di riprendere le competizioni.
La Uefa domani presenterà, in una video conferenza, alle 55 Federazioni un nuovo calendario che avrà ripercussioni anche sulla prossima stagione. L’Intenzione sarebbe quella di giocare sino ad agosto pur di chiudere tutto sul campo. Sarà passata al setaccio anche la situazione legata al mercato e ai contratti dei giocatori. La commissione chiamata in causa per dipanare questa matassa sta valutando anche l’eventualità di abbreviare la prossima stagione che sarebbe ritardata.
Sul discorso stipendi, il modello sarebbe quello della Juventus, al vaglio un fondo per i dilettanti e le donne.
Ma se da un lato l’Uefa non vuole “sconti”, dall’altro ci sono parecchi presidenti di club che non vedono spiragli. Nei giorni scorsi era uscito allo scoperto il presidente del Brescia, Cellino, nelle ultime ore anche i proprietari di Fiorentina e Torino, rispettivamente Commisso e Cairo parlano di “campionato finito” vista l’emergenza in corso.
In ogni caso sarà davvero molto difficile trovare una soluzione che possa andare bene a tutti, ma serve chiarezza sia per quanto riguarda lo sviluppo dei campionati in corso e sia per dei fondi da destinare alle società colpite dalla crisi.