Mentre l’Italia unita continua ad affrontare l’emergenza Coronavirus, la FIGC è a lavoro per la ripresa delle attività calcistiche. Un nuovo importante spiraglio è stato aperto direttamente dal presidente Gravina, molto disponibile nelle ultime settimane alle dichiarazioni in merito.
Il primo punto chiaro è quello relativo alla stagione corrente: questa, infatti, ripartirà e non sarà cancellata. Le ipotesi sono molteplici e vengono discusse giornalmente. Come espresso anche dalla Fifa, non verrà iniziata alcuna nuova stagione senza aver concluso quella corrente. Si potrà giocare d’estate per concludere sia il campionato che le coppe europee. Altrimenti si potrebbe giocare tra settembre e novvembre, per poi ripartire a Gennaio.
Sulla prossima stagione ci sarebbero sul tavolo delle misure straordinarie come quelle di giocarlo in cinque mesi con nuove formule a gironi, playoff e playout. Misure eccezzionali per poi ritornare alla normalità.
Nonostante lo scetticismo espresso dal dott. Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, Gravina si è detto fiducioso nella ripresa dei campionati. Una decisione importante anche dal punto di vista economico e come segno di ripresa su diversi aspetti e livelli. Una delle possibilità, infatti, è di giocare le partite lontane dal nord Italia ed, ovviamente, a porte chiuse. Infine è lontana l’ipotesi dello scudetto a tavolino con la stessa Juventus che si è detta contraria alla decisione.