Non fa sconti a nessuno il difensore Giorgio Chiellini che “prende di mira” due suoi ex compagni di avventura, stroncandoli in maniera netta e decisa.
Chiellini nel suo libro autobiografico “Io Giorgio” si scaglia decisamente contro Mario Baoltelli e Felipe Melo, due elementi, a suo dire, poco costruttivi per il resto del gruppo.
Secondo Chiellini, ai tempi degli impegni dell’Italia in Confederations Cup, Baotelli “era da prendere a schiaffi”. Il difensore rincara la dose contro l’attaccante attualmente in forza al Brescia: “E’ una persona negativa, senza rispetto per il gruppo, non ci diede una mano in niente”.
Ma Chiellini non le manda a dire neanche a Felipe Melo, centrocampista con cui ha condiviso due campionati con la maglia della Juventus. E il dipento che ne viene fori è a tinte fosche. “Era il peggio del peggio – ha confessato Chiellini nel suo libro – con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia”.
E, intervistato da Repubblica, ci tiene a precisare alcune cosa: “Non ho rancore né mi interessa averne, se mi toccherà condividere qualcosa con loro lo farò. Non sono il migliore amico di tutti, ma sono gli unici ad essere andati oltre un limite accettabile. Per come sono fatto l’importante non è se giochi bene, male o se qualche volta fai serata, ma se manchi di rispetto e non hai dentro niente. Una volta va bene, se è ricorrente no”.
Mentre, ai microfoni, di Sky si è lasciato andare a due battute al miele su alcuni compagni di squadra in bianconero: “ A Leo, e pure ad Acerbi, consiglio di giocare meno, ma sono due testoni. La BBC? Insieme eravamo superiori della somma dei nostri valori. Buffon ha una capacità innata di trasmettere emozione, Barzaglione è tra di noi il più musone, il più sottovalutato a livello internazionale, ma è stato formidabile… Voglio godermi gli ultimi anni, non so se uno o due, poi da grande mi piacerebbe fare un percorso dirigenziale”.