Il Messina ha sprecato un’altra occasione per dare un senso alla propria stagione e giocarsi le ultime partite co un piglio diverso. La sconfitta contro il Campobasso pesa e brucia, queste le parole di Mister Ezio Raciti: “Purtroppo il risultato ha penalizzato la nostra prestazione, visto che siamo andati sotto alla loro prima ripartenza dopo che, in 7’, avevamo creato due palle gol con Statella e Adorante. In quella occasione, abbiamo sbagliato perdendo palla in fase offensiva e non attuando la marcatura preventiva necessaria preparata per queste situazioni. Nel primo tempo siamo stati bravi a tenere palla e farla girare, ma ci è mancata la cattiveria nei metri finali dove potevamo fare meglio. Poi di fatto abbiamo rischiato solo alla fine, su due errori in uscita che hanno favorito le loro conclusioni, su cui è stato bravo Lewandoski. Nel secondo tempo, ho cambiato modulo, per migliorare l’attacco, e sinceramente avremmo anche meritato il pareggio, fin quando, dopo il raddoppio, siamo andati fino al termine restando in partita, ma quasi per inerzia.”
Raciti parla anche della formazione iniziale: “Marginean non sta bene per alcuni problemi alla caviglia, e per questo gli ho preferito Konate, che ha dato risposte positive. Baldé l’ho scelto per provare a giocare tra le linee visto che loro giocavano con le ripartenze, e, secondo me, ha fatto una buona gara. Rizzo l’ho inserito alla fine della gara per farlo ritornare a vivere il campo in gara, mentre Piovaccari ha stretto i denti giocando un tempo in una situazione di difficoltà. A partire da mercoledì, quando affronteremo il Catanzaro, con la massima concentrazione a partire da subito, perché siamo vivi, produciamo gioco, recupereremo presto anche altri elementi importanti, dobbiamo ricompattarci, prendere di buono quanto abbiamo fatto e migliorarci sempre. Infine, mi dispiace tantissimo per chi ci ha seguito anche qui ed ha assistito a una nostra sconfitta. Chiedo scusa ai tifosi perché la trasferta è delle più complicate e ci sono stati vicini alla grande, ancora una volta.”