Nessuna certezza per il Calcio Catania, per cui si presagisce un’estate fatta di attese e timori. Il colloquio tra Roberto Bonaccorsi, sindaco facente funzioni, e il presidente della Figc Gabriele Gravina, non ha portato risposte. L’unica certezza è il totale divieto sull’assegnazione del titolo fino alla chiusura della stagione, che dovrebbe avvenire il 30 giugno.
Il programma del Comune e l’acquisizione
In questa fase di stallo l’unico compito dell’amministrazione comunale è quello di prepararsi in vista degli avvenimenti dei prossimi mesi. Ottenuto il via libera dalla Federcalcio rimane prioritario fare in modo tale che l’acquisizione avvenga nel tempo più breve possibile. Sembrano poco incoraggianti anche i segnali esterni dove, a parte qualche rumor, nessun imprenditore o gruppo si è fatto apertamente avanti per rilevare il club. I tifosi rossazzurri, in apprensione per le sorti della squadra, dovranno rimanere in apnea fino a luglio, in attesa di notizie ufficiali.
Le possibili conseguenze di questi ritardi
L’impossibilità a procedere fino a luglio potrebbe avere delle serie ripercussioni sulla prossima proprietà. La squadra si ritroverà a doversi preparare per l’inizio del campionato con netto ritardo rispetto agli altri club, iniziando il proprio lavoro mentre le altre società sono già avviate. Una situazione simile potrebbe indubbiamente avere un contraccolpo sull’intera stagione degli etnei, un’altra incognita che grava sulla testa dei tifosi rossazzurri. Il rischio di una o più stagioni di transizione tra i dilettanti è un grosso rischio per il Catania che, già profondamente ferita dagli ultimi avvenimenti, rischia attraversare anni difficili.