Nella giornata di ieri il direttore generale dell’Acr Messina, Lello Manfredi, è intervenuto ai microfoni di Gianluca Di Marzio per parlare del possibile cambio format che interesserà la Serie C. Il campionato si modificherà, andando a frazionarsi ulteriormente in sei gironi più piccoli, che permetteranno alle squadre di ridurre i costi di spostamento e di aumentare l’attenzione sui derby cittadini. A tal proposito il dg biancoscudato si è detto “felicissimo” del cambio di format, spiegando anche le ragioni che lo spingono a essere così ottimista.
Manfredi sul cambio di format e sui nuovi orari della Serie C
“Siamo l’unica squadra siciliana in Serie C- ha esordito Manfredi –, siamo abituati a fare lunghe trasferte e in, mancanza di un aeroporto dobbiamo spostarci verso Catania e a Reggio Calabria. La mancanza di squadre vicine, unita ai nostri scarsi risultati, non ha contribuito nel mantenere vivo il movimento introno ai club di queste zone. Questo cambio di format potrà dare nuova linfa vitale a un torneo che ha perso appeal, soprattutto al Sud dove la passione è spesso condizionata dal risultato. Non capisco la differenza tra giocare alle 12 o alle 14:30, da noi alle 12 c’erano ancora 27° gradi, la gente ha preferito andare a mare. Noi comunque ci auguriamo di non giocare la sera, perché la gente non viene allo stadio.
Il progetto giovani
“Secondo me è obbligatorio lavorare sui giovani – ha proseguito il dg -, l’età anagrafica ormai si è giustamente abbassata parecchio. Per molti club non si può fare diversamente. Noi abbiamo uno stadio di 40mila posti, i costi delle trasferte sono molto alti e non abbiamo derby da giocare. Per noi è un disastro dal punto di vista dei costi da sostenere, in mancanza di grosse sponsorizzazioni siamo costretti a puntare sui giovani. Stiamo facendo un percorso programmato per cui ci siamo dati una scadenza. Messina meriterebbe la Serie A da subito, ma nel mezzo ci sono discorsi più articolati, servono strutture. L’amministrazione comunale sta lavorando in questo senso, ma ci vuole tempo. L’obiettivo stagionale è salvarci, ma il sogno rimane quello di salire nel corso degli anni“.