Dopo il posticipo fra il Verona e il Genoa, andiamo ad analizzare cosa è successo nella quarta giornata del campionato di serie A fra promossi, bocciati e rimandati.
Promossi
Milan. Scrivi Milan e pensi a Ibra. Inevitabilmente. L’associazione di idee è sin troppo naturale. I rossoneri di Pioli si aggiudicano il derby e si piazzano davanti a tutti in classifica. Come ai tempi d’oro. Sarà vera gloria?
Napoli. Un belvedere. Il Napoli vince, diverte e dà una lezione di calcio all’Atalanta che ci capisce ben poco. Gattuso si gode anche Osimhen andato a segno e autore di una partita devastante. E a Napoli qualcuno sogna già.
Sampdoria. Stesa la Lazio con un netto e perentorio 3 a 0. La mano del condottiero Ranieri si vede tutta, così come l’immensa classe del bomber Quagliarella ancora a segno.
Rimandati
Juventus. Solo un pari dei bianconeri in casa del Crotone. Pirlo cambia interpreti, ma i risultati e la prestazione non sono granché. Inizio balbettante per la Juve e il suo allenatore.
Fiorentina. Iachini è già sulla graticola e al prossimo passo falso potrebbe saltare. La mancata vittoria contro lo Spezia alimenta i malumori in casa viola
Bologna. Bene per un’ora, poi un assoluto blackout che manda in tilt pure Sinisa Mihajlovic. Il Bologna passa da 3-1 a 3-4 nel derby con il Sassuolo e rimanda a tempi migliori l’esame di maturità.
Bocciati
Inter. Antonio Conte deve capirci qualcosa in più. Non è da lui stare al timone di squadre che subiscono così tante reti. Serve un’inversione di rotta. E anche immediatamente.
Atalanta. La scoppola rimediata al «San Paolo» è tanto roboante quanto inattesa, almeno nelle dimensioni. Di positivo solo il ritorno al calcio giocato di Ilicic.
Torino. La terza sconfitta di fila getta nello sconforto l’ambiente granate e pone ombre sul lavoro di mister Giampaolo.