La Vuelta 2022 si è conclusa con un belga in testa a un grande giro, un evento che non avveniva da 44 anni. Remco Evenpoel torna a scrivere la storia del ciclismo belga e non solo, diventando anche uno dei più giovani di sempre a conquistare la maglia rossa. Il 22enne di Aalst ha corso una Vuelta impressionate, tenendosi sempre un passo avanti rispetto ai rivali. Ha preso la testa della classifica generale alla 6^ tappa, conservandola fino al traguardo della 21^ e ultima meta di questa Vuelta.
Le parole di Evenepoel dopo la vittoria
Il ciclista belga ha commentato il suo primo trionfo in un grande giro, ripercorrendo la sua storia dal suo infortunio in Lombardia alla maglia rossa. “Ho pensato a tutti i sacrifici fatti negli anni – ha spiegato Evenepoel -. Non è stato facile per me. Quella caduta al Lombardia di due anni fa, poi tutta la fatica per tornare al mio livello. Lo scorso anno è stato molto difficile per me e anche per la mia famiglia e le critiche nei miei confronti sono state tantissime. Anche le ultime tre settimane non sono state facili, la pressione sulle mie spalle è stata enorme. Volevo salire sul podio e vincere una tappa. Ho 22 anni ed è solo il mio quinto anno in bici ed è la mia seconda stagione dopo l’incidente al Lombardia. Questa Vuelta è il primo grande giro in cui sono partito davvero con una condizione ottima, ma sarà difficile ottenere una stagione migliore di questa”.
L’Italia al grande giro
Anche il tricolore ha lasciato la sua impronta nel terzo grande giro europeo. Vincenzo Nibali, lo Squalo messinese, ha corso la sua ultima gara a tappe, segnando la fine di un’epoca per il ciclismo italiano. Intanto, l’anagraficamente distante, Edoardo Zambanini, 21enne di Riva del Garda, si è spinto nella posizione più alta tra i ciclisti italiani, conquistando il 36° posto con un tempo di 1.31’40”.