Il 5 giugno 2004, battendo il Como davanti ad uno stadio “Giovanni Celeste” gremito e festante, il Messina conquistava la promozione in Serie A a distanza di 39 anni dalla prima apparizione nel massimo campionato. Vent’anni dopo resta il ricordo dell’epopea del Messina più forte di sempre.
In una stagione passata agli annali del calcio italiano per l’anomala Serie B a 24 squadre – una vera e propria A2 con tante corazzate e club ricchi di blasone – il Messina allenato da Lino Mutti conquistò il prestigioso traguardo completando la stagione memorabile del calcio di Sicilia. Una settimana prima della formazione peloritana, infatti, aveva conquistato la Serie A anche il Palermo di Zamparini.
Dopo un avvio di stagione assai travagliato, la squadra messinese, affidata all’esperto Mutti dopo l’esonero di Vincenzo Patania, riuscì a costruire una rimonta esaltante, trascinata da tanti calciatori che poi saranno protagonisti anche in Serie A: dal talentuosissimo attaccante Arturo Di Napoli al portiere Marco Storari, dal difensore iraniano Rezaei al centrocampista Sasà Sullo fino al terzino siciliano Alessandro Parisi, che arriverà anche a vestire la maglia della Nazionale Italiana.
La sera del 5 giugno 2004 Messina è pronta a far festa. Il Como ormai retrocesso viene battuto per 3-0 grazie alla doppietta di Di Napoli ed al gol di Parisi. La città dello Stretto può gioire per il tanto atteso ritorno in Serie A ed il “Celeste” può salutare trionfalmente la squadra giallorossa, che dall’estate seguente avrebbe giocato le proprie gare casalinghe nel nuovo impianto del “San Filippo”.
In quella memorabile stagione di Serie B il Messina si classificherà quarto con ben 79 punti (stesso punteggio del Livorno). L’anno dopo la squadra del Presidente Franza sarà protagonista della sua migliore annata in Serie A, raggiungendo addirittura il settimo posto.