La triste notizia della morte di Salvatore Schillaci, arrivata questa mattina dalle corsie dell’Ospedale Civico di Palermo, ha scosso la vita dell’intera città del capocannoniere di Italia ’90. La camera ardente è aperta da oggi pomeriggio allo Stadio “Renzo Barbera”. Sabato contro il Cesena i rosanero scenderanno in campo con il lutto al braccio.
Giornata amara a Palermo per la scomparsa di Totò Schillaci che, dopo settimane di ricovero, si è spento in mattinata lasciando nello sgomento il mondo del calcio siciliano ed internazionale. Al cordoglio unanime della città si è unita da subito la società di Viale del Fante che, in accordo con la famiglia Schillaci ed il Comune di Palermo, ha messo a disposizione la sala stampa dello Stadio “Renzo Barbera” per la camera ardente del campione. Aperta oggi pomeriggio alle 16, la camera ardente rimarrà aperta anche domani, fino alle 22. Sono già in migliaia le persone accorse in queste ore per rendere omaggio all’ex attaccante originario del quartiere palermitano del CEP.
Sui propri canali social il Palermo F.C. ha commemorato Schillaci ricordando la sua partecipazione all’amichevole inaugurale svolta dopo la rifondazione del 2019: “Sei stato e sarai per sempre una bandiera di questa città. Per questo ti abbiamo voluto con noi al Barbera quella sera con le vecchie glorie, nel 2019. E per questo rimarrai sempre con noi, a ricordarci che dobbiamo essere sempre capaci di sognare”. Pur non avendo mai vestito la maglia del Palermo da calciatore, malgrado alcune trattative condotte a fine carriera, Schillaci non ha mai nascosto la sua passione per i colori rosanero.
All’apertura della camera ardente l’intera squadra, guidata dal tecnico Alessio Dionisi, si è recata a rendere omaggio al fuoriclasse di Italia ’90. Commovente il ricordo del nipote di Schillaci, l’esterno rosanero Francesco Di Mariano, che ha scritto: “Caro zio, sono cresciuto nella tua scuola calcio, con l’idea di dover arrivare ad alti livelli e partecipare a un mondiale e rendere fiero un popolo, farlo sognare proprio come hai fatto tu. Ma questo non è accaduto, spero tu sia rimasto comunque orgoglioso di me. Grazie per tutti i consigli che mi hai sempre dato per affrontare questo lavoro al meglio. Hai affrontato questa malattia come un leone. Fino all’ultimo, proprio come facevi in campo, il tuo cuore non voleva cedere, ma adesso puoi riposare in pace e riabbracciare la nonna. E fallo anche da parte mia. Ciao zio, ciao bomber”.
Commosso anche il Presidente del Palermo Dario Mirri, che ai giornalisti ha descritto Schillaci come un simbolo di riscatto: “I ricordi che ho di Schillaci sono quelli che hanno tutti i palermitani, ci stava portando il campionato del mondo con i suoi gol. E’ stato per alcuni anni il più grande giocatore italiano nel mondo, sicuramente il più grande palermitano nel mondo. E’ stato la rappresentazione del riscatto”. Ricordando il rapporto tra il Palermo e Schillaci Mirri ha spiegato: “Totò col Palermo ha avuto una storia controversa, non è mai riuscito a giocarci. Ci provò al ritorno dal Giappone nei primi anni 2000. Abbiamo voluto fortemente riportare Totò in questo stadio, a casa sua, perché questa è la casa dei palermitani”.
I funerali di Totò Schillaci verranno celebrati venerdì mattina alle 11:30 presso la Cattedrale di Palermo.