Nel giorno del tributo a Totò Schillaci, i cui funerali sono stati celebrati ieri nella Cattedrale di Palermo, i rosanero raccolgono un pari a reti inviolate con l’arcigno Cesena dell’ex tecnico dei siciliani Michele Mignani. Protagoniste del match sono state anche le reti annullate.
TRIBUTO A SCHILLACI
Una giornata particolare quella di oggi al “Renzo Barbera”. L’impianto palermitano, dopo aver ospitato nei giorni scorsi la camera ardente del capocannoniere di Italia 90, oggi è stato il teatro di un altro intenso tributo a Totò Schillaci da parte dei suoi concittadini e del club di Viale del Fante. I rosanero, che già nelle ore immediatamente seguenti alla scomparsa del bomber avevano annunciato la discesa in campo col lutto al braccio, hanno fatto la loro comparsa sul terreno di gioco per il riscaldamento indossando tutti una maglia azzurra col numero 19. In lacrime Francesco Di Mariano, nipote dello scomparso campione. Sugli spalti, commossa, anche la vedova di Totò, Barbara. Prima dell’inizio della partita, sulle note di “Notti Magiche”, la Curva Nord ha srotolato un grande striscione raffigurante la maglia azzurra numero 19 indossata da Schillaci durante il Mondiale. Il tributo all’eroe popolare del CEP non si è concluso con il minuto di silenzio prima del calcio d’inizio. Al minuto 19′, infatti, lo stadio ha tributato un applauso di un minuto preciso al campione.
PRIMO TEMPO
Dionisi sceglie di partire con Henry in attacco, lasciando ancora una volta Brunori in panchina, come già accaduto contro la Juve Stabia. Di Mariano prende il posto dell’infortunato Di Francesco, mentre il ballottaggio tra Insigne e Le Douaron si risolve a favore del primo. Nel primo tempo entrambe le squadre cercano di imporre il proprio gioco, con i padroni di casa più intraprendenti, ma poco concreti sottoporta. Gomes prova a orchestrare il gioco, ma fatica a trovare spazi a causa dell’organizzazione difensiva del Cesena, che si dimostra compatto e disciplinato sotto la guida di Mignani. I rosanero arrivano più volte vicino alla porta romagnola, ma senza riuscire a concretizzare. I terzini del Palermo si spingono spesso in avanti, talvolta esponendosi alle ripartenze avversarie, un rischio calcolato per mantenere una pressione costante. Nonostante la determinazione, alla squadra di Dionisi manca il colpo decisivo. Nel corso della prima frazione di gioco annullato al Palermo un gol di Henry.
SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo il Palermo perde intensità e fatica a creare occasioni significative, mentre è il Cesena di Mignani a mettere in difficoltà la retroguardia rosanero. Decisivo in più di un’occasione il portiere Desplanches. Ai cesenati annullato, dopo l’intervento del VAR, un gol dapprima concesso a firma Kargbo. Dionisi tenta di rianimare la squadra con una serie di sostituzioni, inserendo Saric, Le Douaron, Brunori, Appuah e Vasic, ma l’impatto dei nuovi entrati non basta a strappare i tre punti. Nel finale Vasic spreca una ghiotta opportunità per portare in vantaggio il Palermo: su un ottimo servizio di Saric, il serbo si ritrova solo in area ma calcia malamente sopra la traversa, vanificando una chance d’oro nei minuti di recupero. In precedenza il Palermo aveva creato altre occasioni, ma sempre senza trovare la porta. I rosanero salgono a 8 punti in classifica ma continuano a mancare la vittoria davanti al proprio pubblico.
IL TABELLINO
PALERMO (4-3-3): Desplanches; Diakité, Nedelcearu, Nikolaou, Pierozzi; Segre (61’ Saric), Gomes (78’ Vasic), Ranocchia; Insigne (61’ Le Douaron), Henry (71’ Brunori), Di Mariano (78’ Appuah). A disposizione: Nespola, Sirigu, Baniya, Buttaro, Peda, Ceccaroni. Allenatore: Dionisi.
CESENA (3-4-2-1): Pisseri; Curto (46’ Ciofi), Prestia, Mangraviti; Adamo (73’ Tavsan), Calò (73’ Mendicino), Bastoni, Donnarumma; Kargbo (89’ Van Hooijdonk), Ceesay; Shpendi (73’ Antonucci). A disposizione: Klinsmann, Siano, Chiarello, Celia, Piacentini, Francesconi, Pieraccini. Allenatore: Mignani.
Arbitro: Manganiello (Pinerolo).
Ammoniti: 29’ Donnarumma, 40’ Curto, 46’ Diakitè, 52’ Segre, 56’ Pierozzi, 69’ Calò, 70’ Saric, 79’ Ciofi, 90’ Prestia.
Spettatori: 23.230