A pochi giorni dal pareggio casalingo contro il Cesena, il tecnico del Palermo Alessio Dionisi è tornato a parlare in conferenza stampa in vista dell’atteso match di Coppa Italia contro il Napoli di Antonio Conte, in programma giovedì sera allo stadio “Diego Armando Maradona”.
IL MATCH DI NAPOLI
Parlando della sfida, valida per i sedicesimi di Coppa Italia, il tecnico rosanero ha spiegato: “Giochiamo contro una squadra di altissimo livello, veramente forte che lotterà per il vertice in A. Vogliamo far bella figura, provando anche a fare la partita, sapendo che partiamo sfavoriti ma anche che possiamo costruirci delle possibilità. Si gioca in 90 minuti e chissà se poi i rigori. Non parliamo di turn over, ma ovvio che qualcuno che ha giocato sabato non inizierà dal 1’. Ci saranno dei cambiamenti ma non degli stravolgimenti”.
Sul Napoli l’ex allenatore del Sassuolo ha proseguito così: “Mi aspetto una squadra forte. Forte. Mi farà piacere conoscere di persona Antonio Conte e sarà bello giocarci contro. Il risultato non è scritto e possiamo determinarlo. Se giocherà a 4 non lo so, credo stiano lavorando di più con l’altro sistema di gioco, ma prepariamo la partita in entrambe le direzioni”. “La partita – ha spiegato Dionisi – è proibitiva ma non è impossibile. Ci costringeranno a difenderci bassi e dovremo essere coraggiosi a pensare di poter contrattaccare, perche tutte le squadre rifiatano e tu puoi prendere un po’ di campo. Dovremo essere bravi in questo, più bravi di quanto non siamo stati contro il Cesena nei primi 20 minuti del secondo tempo. Serve più coraggio con la palla. Avremo meno possesso ma lo avremo anche noi. Non andiamo a fare una scampagnata. Andiamo con tutti gli effettivi disponibili per provarci e onorare l’impegno”.
Sul ritorno del Palermo sui palcoscenici che contano Dionisi ha argomentato: “Non prevedo il futuro, perché è da scrivere. Ho scelto Palermo per scrivere questo futuro insieme. E nel futuro c’è l’obiettivo di arrivare a giocare partite come quella contro il Napoli, con più continuità. Dobbiamo essere bravi tutti, prima di tutto io. Capisco che c’è la voglia e l’ambizione di arrivare sempre più in alto e credetemi che c’è da parte di tutti. Se riusciremo a essere all’interno costruttivi allora sì che la strada sarà segnata in discesa. Speriamo che la partita del Maradona sia solo l’antipasto”.
L’ATTACCO ROSANERO
“Dopo sei partite non si può dire molto. Lo storico del giocatore dà delle risposte, ci sono giocatori che hanno più gol nel sangue e altri meno. Ci lavoreremo e miglioreremo – spiega Dionisi – rientra tutto nella mentalità, e il non avere l’ansia da… Quello non ti fa performare bene, a volte noi sbagliamo per ansia, perché sembra che ci manca qualcosa. Non ci manca per niente, ce la dobbiamo prendere. Abbiamo le qualità per fare tutto: il controllo e il passaggio non lo sbaglieremo, come è capitato nei primi 20 minuti del secondo tempo. Sbagli un tiro? Ce ne sarà un altro. E poi, se una partita non va ce ne sarà un’altra, dobbiamo crescere nella mentalità”.
Sulla staffetta Henry-Brunori al centro dell’attacco del Palermo Dionisi ha spiegato: “Hanno caratteristiche diverse, possono giocare entrambi da prima punta ma con attitudini diverse. E l’allenatore deve lavorare su quello che possono dare alla squadra. Thomas ha più struttura, Matteo più da fraseggio, da spazi brevi. In base alla partita e alla settimana di lavoro la scelta propende per uno o per laltro, ma mai è una scelta definitiva. Non escludo in futuro di farli giocare insieme, perché è nella mia volontà. Ma serve un equilibrio di squadra che ad oggi non possiamo supportare”.
Su Brunori, schierato nel secondo tempo sia a Castellammare di Stabia che contro il Cesena, Dionisi ha dichiarato: “Brunori è il giocatore che ha fatto più gol nel Palermo in questa rosa. Ha pochi grilli per la testa, lavora. Lo ha dimostrato sabato, è entrato alla grande. Mentre Pierozzi era fuori per l’infortunio al naso lui era 3 contro 1, ha rubato palla e ha preso una punizione dal limite. Questo è l’atteggiamento che deve avere tutta la squadra. C’è la concorrenza e tutti la devono accettare”. Sempre sul capitano rosanero il tecnico ha proseguito: “Lo conosco da quando giocava nel Fiorenzuola. Ha segnato contro la mia squadra due volte, andata e ritorno”.