E’ stato l’ultimo colpo di mercato di una campagna rafforzamenti non particolarmente mediatica. Eppure Davide Petrucci è un calciatore che non ha bisogno di presentazioni. Il classe 1991 vanta un curriculum di tutto rispetto e, per le aspettative, avrebbe potuto anche fare ben altra carriera. Il direttore sportivo Pavone lo ha scelto come sostituto del partente Franco che si è accasato, poi, al Picerno. Nel corso delle settimane, il centrocampista si è rimesso in forma e, nelle ultime settimane, ha aumentato il minutaggio. Adesso è uno dei leader non solo del centrocampo ma anche dello spogliatoio. A lui mister Modica ha affidato le chiavi della mediana.
E’ stato sicuramente tra i migliori in campo nello 0-0 contro il Benevento. Significative le sue parole nel post partita in conferenza stampa:” Siamo un po’ rammaricati, abbiamo fatto un’ottima prestazione, per quello che abbiamo espresso forse meritavamo qualcosa in più. Chiaramente sappiamo che il Benevento è una squadra forte e quando non si può vincere va bene anche non perdere. Dal nostro punto di vista cercheremo sempre di giocare per vincere. Credo che nessuna squadra finora ci abbia messo totalmente sotto, per lunghi tratti abbiamo espresso un ottimo calcio e alcune volte siamo mancati in qualcosa. Si tratta di un percorso di crescita che ci sta vedendo sempre più uniti e mi auguro che da qui a breve arriveranno anche le vittorie che meritiamo“.
Un percorso di crescita fisica personale che va di pari passo ad una squadra che cerca continuità di risultati:” Nel percorso di crescita di tutti i giorni cerchiamo di migliorare dove siamo più carenti. Le prime settimane abbiamo dimostrato di essere certe volte fragili, in questa abbiamo cercato di limare certi difettucci e ci auguriamo da qui alla fine di fare meglio e di concedere sempre meno, concretizzando le diverse occasioni che creiamo. Per me la squadra è viva, nonostante oggi la posizione in classifica non rispecchia quanto espresso. Mi auguro che da qui in avanti possiamo avere ciò che meritiamo“.
C’è stata un po’ d’apprensione a fine partita quando ha richiesto il cambio:” o sentito un fastidio all’adduttore verso la fine della partita e siccome c’è bisogno di attenzione fino all’ultimo ho reputato che qualcun altro potesse fare il compito meglio di me. Ho chiesto il cambio ed è andata bene così, sia per me che per la squadra“.
Un passaggio finale è stato dedicato proprio al suo bagaglio di esperienza e leadership:” Per quello che posso cerco sempre di mettere la mia esperienza al servizio della squadra e di aiutare i giovani. Questo ruolo mi piace molto, sia in campo che fuori. Ho avuto la fortuna di stare in contesti di altissimo livello e ho visto che i grandi campioni sono quelli che aiutano gli altri e cercando di trascinare tutti verso un unico obiettivo, quando lo raggiungi anche il singolo ne trae beneficio. Mi sento già leader, con la massima tranquillità, insieme ad altri, senza alcuna presunzione. C’è bisogno di tutti, dal più giovane al più grande, siamo tutti importanti. Personalmente mi auguro di dare l’esempio in tutti gli allenamenti e le partite, a volte ci riesco, altre meno. Sono soddisfatto del gruppo che siamo e del percorso che stiamo facendo, mi auguro che a breve possano arrivare i punti che meritiamo“.