Mentre la pausa per gli impegni internazionali tiene il Palermo lontano dai match ufficiali, in casa rosanero prosegue la preparazione in vista della gara di Modena. Nel frattempo, intervistato da Repubblica, parla un ex rosanero rimasto legatissimo alla piazza: l’attaccante macedone Aleksandar Trajkovski.
Quattro stagioni al Palermo tra il 2015 ed il 2019 (113 presenze e 20 reti), marcatore rosanero con più gol all’attivo in una nazionale FIFA (11), Trajkovski ha associato il suo nome a quello di Palermo anche per la rete siglata al “Renzo Barbera” contro l’Italia nello spareggio che costò agli azzurri l’eliminazione dalle qualificazioni ai Mondiali 2022.
IL LEGAME CON PALERMO
Sulla sua esperienza in rosanero e il rapporto con la città il macedone ha dichiarato: “Quattro stagioni trascorse in viale del Fante non si dimenticano, anche se culminate con il fallimento per illecito amministrativo della società allora di proprietà del presidente Maurizio Zamparini. Quando lessi della sua morte non volevo crederci. Lo ricorderò per sempre, fu la mia svolta. Mi portò nel luogo che mi ha reso uomo e calciatore. E che rammarico la sconfitta ai play-off col Frosinone, forse il romanzo sarebbe cambiato. Resterò legato a Palermo ed al Palermo per sempre. Questi sono ricordi incancellabili. Mio figlio Matej è nato in una clinica a Piazza Fonderia, lo chiamo affettuosamente “u picciriddu”, e anche mia moglie è rimasta legatissima. La Sicilia, e in particolare Palermo, sono scolpite nell’anima. Ho apprezzato tutto: dallo stile di vita allo street food, dalle atmosfere particolari al calore della gente”.
IL PARERE SULLA SQUADRA DI DIONISI
Sull’attualità, partendo dal passo falso interno contro la Salernitana, l’ex attaccante rosanero ha detto la sua: “Fischi dei 25.000 presenti dopo il passo falso con la Salernitana? L’ho sempre detto: i sostenitori del Palermo sono qualcosa di unico. È impossibile trovare tifosi così altrove. Puoi cercare ovunque, ma non ce la farai mai. Contestazione ostacolo mentale per l’obiettivo promozione? Palermo ti dà motivazioni e tutto quello di cui hai bisogno per stare bene. Se cedi alle pressioni, vuol dire che non puoi giocare a calcio ad altissimi livelli. Ma non credo sia questo il caso. Nel senso che per me il Palermo deve andare in Serie A”. Malgrado i risultati altalenanti Trajkovski sottolinea: “Guardo tutte le partite che posso dalla Croazia e, al di là delle criticità, penso che questo possa essere l’anno giusto. Serve solo un input”.