La bordata di fischi assordati al termine del derby contro il Messina fotografa perfettamente la stagione del Catania condotta fino ad ora. Sono andate in archivio ben tredici giornate nel girone C di Serie C ed un primo bilancio può essere tranquillamente tracciato. Purtroppo, nonostante le dichiarazioni e gli intenti estivi, gli etnei hanno già accumulato un notevole ritardo dalla vetta. La volontà del presidente Pelligra è quella di tornare in Serie B e gli investimenti sono tutti indirizzati verso questo obiettivo. Allo stesso tempo la società si sta strutturando sempre di più e cerca una svolta anche dal punto di vista infrastrutturale con un nuovo centro sportivo considerando come “Torre del Grifo” sia diventata una cattedrale nel deserto.
Tornando agli aspetti sportivi, però, è evidente come Toscano non sia riuscito ancora a costruire un percorso continuo nei risultati. Non tanto colpa di un allenatore così vincente in terza serie, quanto per le assenze che di fatto non hanno mai permesso al trainer di lavorare con la rosa al completo. Si vive sulle montagne russe e, nonostante le sole due sconfitte, pesano enormemente i sei pareggi. L’ultimo, in ordine temporale, è stato lo 0-0 contro il Messina in una sfida in cui Inglese e compagini si sono divorati diverse occasioni da rete specialmente con Montalto. Lo scorso anno il Catania trovò il nuovo equilibrio in terza serie: vittoria della Coppa Italia Serie C ma anche rischio playout sino alla fine.
Adesso è compito di Grella e del direttore sportivo Faggiano ritrovare una compattezza generale per tornare a vincere. L’ultimo successo, infatti, risale ad inizio ottobre con il 2-0 rifilato all’Altamura. Da quel momento in poi appena tre punti conquistati in quattro giornate: 2-2 a Foggia in extremis, 0-1 inaspettato contro il Latina, 1-1 a Torre del Greco e lo 0-0 contro il Messina. Manca il cinismo sotto porta ed anche l’esperienza di poter superare avversari decisamente inferiori dal punto di vista qualitativo. Classifica alla mano, il Catania resta al settimo posto con 20 punti considerando la penalizzazione di una lunghezza. Il Benevento corre in vetta con 29 lunghezze seguito da Cerignola, Monopoli, Giugliano, Avellino e Potenza. Adesso serve una svolta da tre punti repentina a partire dall’ostica trasferta di Crotone.