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Serie B, Palermo: la carica di Jacopo Segre

Il momento in casa Palermo non è dei migliori. La classifica piange, la zona promozione diretta è lontanissima e i tifosi rosanero, alla fine del pari con la Sampdoria, hanno riservato sonori fischi a tutti, in particolare al tecnico Dionisi, reo di non esser ancora riuscito a dare un’anima alla squadra e alla prese con un caso Brunori ormai conclamato.

In un clima, dunque, tutt’altro che sereno ecco le parole, da capitano, di Jacopo Segre, che prova a scuotere l’ambiente e cerca di fornire le giuste risposte alle domande dei tifosi che si aspettavano tutt’altro inizio di stagione.
«Con la Sampdoria è stata una partita tosta, come tutte quelle che abbiamo affrontato finora. Potremmo analizzarla minuto per minuto ma, sinceramente, siamo amareggiati e delusi. Perché io, in primis, non dormo la notte, così come tutta la squadra, perché vogliamo vincere, vogliamo farlo davanti ai nostri tifosi e regalare emozioni sia a noi che a loro. Bisogna prepararsi giorno dopo giorno. Non posso rimproverare nulla né a me stesso, né a tutta la squadra, perché l’impegno c’è stato. Anzi, abbiamo dato tutto per cercare di vincere la partita».

Segre ha fatto provato a spiegare i motivi della poca prolificità in fase offensiva. «Siamo una delle squadre di Serie B che crea e produce di più, ma allo stesso tempo non realizza. Dobbiamo trasformare questa rabbia in energia positiva, essere tutti insieme uniti per superare questo dato, per noi e per tutta la città. Seguiamo le indicazioni del mister e, come dicono i dati, creiamo occasioni e tiriamo 26 volte, come è successo contro la Sampdoria. Giorno dopo giorno, dobbiamo essere uniti e migliorare soprattutto negli ultimi 20-30 metri, dove arriviamo spesso, ma dobbiamo sfruttare queste occasioni in maniera importante. Vogliamo segnare più gol e, soprattutto, vincere le partite».

Uno sguardo, infine, a classifica e obiettivi. «La classifica, in questo momento, si guarda, ma allo stesso tempo sappiamo che siamo a fine novembre e abbiamo ancora tanto lavoro da svolgere. Sono sicuro che con tutta la squadra riusciremo a fare un grande lavoro. Ovviamente il campionato non è finito, manca ancora tanto. Penso solo a lavorare insieme ai miei compagni ogni giorno che abbiamo a disposizione per dare una svolta a questo campionato, a questo percorso. Questa squadra crede all’obiettivo e veramente dobbiamo crederci tutti insieme, in maniera concreta. Dopo la partita ci sono stati fischi, ed è giusto e normale, soprattutto per l’amore che la città ci trasmette, e noi, in primis, vorremmo regalare emozioni a tutti, sia per noi che per loro».

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