Il Palermo di Alessio Dionisi torna a sorridere. In una delle sfide più difficili del campionato, contro l’unica squadra ancora imbattuta nella serie cadetta, i rosanero sfoderano una prestazione autorevole e convincente, trovando tre punti preziosi per tentare la scalata in classifica. Di Baniya nel primo tempo la rete che ha sbloccato il risultato. Nella ripresa il raddoppio è frutto di un autogol di Wisniewski. Il Palermo aggancia il Bari, mentre il quarto posto dista tre punti.
IL PRIMO TEMPO
Dionisi conferma l’assetto già sperimentato contro la Sampdoria, schierando nuovamente Ranocchia in cabina di regia e lasciando Gomes in panchina. Il Palermo parte subito forte, imponendo un ritmo elevato fin dai primi minuti. Nei primi cinque giri di orologio, i rosanero sfiorano il vantaggio con due grandi occasioni: prima Verre impegna severamente Gori con un tiro insidioso, poi Ceccaroni, da posizione ravvicinata, spreca calciando male. Al 17′ il pressing asfissiante dei siciliani si traduce in una doppia opportunità clamorosa. Di Francesco si presenta a tu per tu con Gori, ma il portiere ligure si supera ancora una volta. Sulla ribattuta, Henry tenta il tap-in, ma il numero uno ospite, con un riflesso prodigioso, riesce a deviare il pallone, salvando i suoi dal gol. Lo Spezia, dopo aver sofferto la pressione iniziale, reagisce intorno alla mezz’ora, sfiorando il vantaggio con un’incursione dell’ex Elia, il cui tiro termina di poco a lato. Al 35′ l’equilibrio si spezza: sugli sviluppi di un calcio piazzato, Ceccaroni prolunga di testa e Baniya, appostato in area piccola, insacca con un colpo di testa preciso che non lascia scampo al portiere. È il secondo gol stagionale per il difensore italo-turco. La rete carica ulteriormente il Palermo, che non concede nulla alla squadra ligure.
IL SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con un cambio immediato per il Palermo: fuori Henry, già ammonito, e dentro il connazionale Le Douaron. Al 60′ Dionisi opera un doppio cambio, inserendo Vasic e Lund al posto di Verre e Di Francesco. Con queste sostituzioni, il tecnico ridisegna la squadra, passando a un 3-5-1-1, modulo provato nella rifinitura a Torretta il giorno precedente. Pochi minuti dopo, al 64′, arriva il gol del raddoppio per i rosanero: Ranocchia calcia un corner velenoso che trova una deviazione sfortunata di Wisnieski, mandando fuori causa Gori. È un’autorete che permette al Palermo di consolidare il vantaggio e mettere in discesa il resto della partita. Subito dopo il gol, Dionisi effettua un’altra sostituzione: fuori Insigne, dentro Di Mariano per dare freschezza in avanti. Al 77′ un episodio controverso sembra poter riaprire il match. Prontera assegna un calcio di rigore allo Spezia per un presunto contatto tra Ranocchia e Di Serio. Tuttavia, il replay chiarisce che il contrasto è lieve e non sufficiente per giustificare la massima punizione. Nel finale il Palermo ha l’opportunità di calare il tris con Lund, che si ritrova davanti a Gori dopo una bella azione corale. Tuttavia, lo statunitense calcia centralmente, facilitando la parata del portiere spezzino. I rosanero esultano per il ritorno alla vittoria al “Renzo Barbera”.
IL TABELLINO
Palermo (4-3-3): Desplanches; Diakité, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Segre, Ranocchia (87’ Gomes), Verre (60’ Vasic); Insigne (71’ Di Mariano), Henry (46’ Le Douaron), Di Francesco (60’ Lund). A disposizione: Nespola, Sirigu, Brunori, Nedelcearu, Appuah, Buttaro, Peda. Allenatore: Dionisi.
Spezia (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (60’ Reca); Elia, Nagy (70’ Candelari), S. Esposito, Cassata (60’ Bandinelli), Vignali (26’ Bertola); P. Esposito, Soleri (70’ Di Serio). A disposizione: Crespi, Ferrer, Degli Innocenti, Falcinelli, Colak, Aurelio, Giorgeschi. Allenatore: D’Angelo.
Arbitro: Prontera (Bologna).
Reti: 35’ Baniya, 64’ Wisniewski (aut).
Ammoniti: 13’ Henry, 15’ Cassata, 25’ Ceccaroni, 40’ Ranocchia, 46’ Hristov, 51’ Mateju, 51’ Di Francesco.