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Serie C, Messina: tiene banco la questione societaria

Non sarà un Natale da ricordare per i tifosi del Messina che, nelle letterine inviate a Babbo Natale, hanno chiesto un cambio al timone della proprietà per cercare di salvare una stagione che sta scivolando verso un’amara retrocessione. La terzultima posizione in classifica, con le sole Taranto e Turris che sembrano abbandonate a se stesse, non può far dormire sonni tranquilli ai sostenitori siciliani che sperano in un massiccio intervento sul mercato di riparazione.

Mercato: chi lo farà? E come?
Ma un club senza un direttore generale, un direttore sportive e, nel complesso, un management degno di questo nome come farà a raddrizzare la stagione? E poi, c’è la reale volontà da parte del patron dei biancoscudati, Pietro Sciotto, di risalire la china o rispetto alle passate stagione ci sarà un minore interesse verso il mercato?
Tutti interrogativi leciti a cui la proprietà dovrebbe rispondere. Ma né il presidente non ha alcuna intenzione di parlare ad una piazza ormai stanca e che non vede più di buon occhio il numero uno giallorosso.
Con queste premesse, la risalità appare tutt’altro che semplice. Servirebbe una sterzata radicale, un cambio totale per far riaccendere la passione e far tornare la tifoseria organizzata, in contestazione da tempo, sui gradoni del «Franco Scoglio».
L’unica vera trattativa, a detta del club peloritano, resta quella col gruppo franco-lussemburghese della Aad Invest, di cui, però, si sono perse le tracce. Probabilmente, il presidente Sciotto spera ancora di poter cedere alla Aad Invest, ma più il tempo passa e più le cose si complicano.

L’intervento della politica smuoverà le acque?
Anche il sindaco della città peloritana, Federico Basile, ha chiesto un incontro al presidente Sciotto per capire quali sono le intenzioni della proprietà ma, sino al momento, la missiva inviata al club dello Stretto è rimasta lettera morta. Le preoccupazioni che la situazione possa prendere una brutta piega, dunque, ci sono tutte. Non bisogna più perdere tempo. Domani potrebbe essere già troppo tardi.

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