In casa Palermo oggi è stato il giorno di Carlo Osti. Il nuovo Ds rosanero si è presentato alla stampa cittadina in una lunga conferenza a cui ha preso parte anche l’amministratore delegato Giovanni Gardini. Tanti i temi trattati, ma spicca l’opinione del nuovo dirigente su Matteo Brunori. Il futuro del capitano ora sembra tornare a tingersi di rosanero.
LA NUOVA ESPERIENZA
Esordendo in conferenza, il nuovo direttore sportivo del Palermo ha dichiarato: “Buon anno a tutti voi. Un anno che per me è iniziato bene, perché ho ricevuto una telefonata del direttore Gardini e la sua proposta a venire a lavorare a Palermo. E ho detto subito sì. Per vari motivi. Intanto perché la squadra mi piace. I punti ovviamente non sono quelli auspicati all’inizio del torneo. Ma questa squadra mi piace. Ha avuto diverse difficoltà nel percorso e uno dei miei primi impegni sarà capire quali siano state. Ma i conti li faremo alla fine. E poi perché Palermo per me è sempre stata una città e una squadra affascinante. Mi è stata raccontata da Walter Sabatini, per esempio, che è un grande amico. La telefonata di Gardini – ha proseguito Osti – mi ha scatenato un moto interiore emotivo che poche altre volte mi è capitato nella vita. È un’opportunità inaspettata, molto bella, che spero di sfruttare al meglio. Entro in punta di piedi ma consapevole che si possano raggiungere i risultati che tutti vogliamo. Perché sono obiettivi ambiziosi di una proprietà ambiziosa. Entro a fare parte del Palermo e del City Football Group e questo mi inorgoglisce. E spero di poter cambiare le cose sin da oggi. Perché penso che possano cambiare rapidamente. Cercherò di capire quello che è successo, ma penso che la squadra possa cambiare il senso del campionato sin da subito”.
LAVORO IN AUTONOMIA
Osti, dirigente con una lunga esperienza in Serie A, ha tenuto a sottolineare l’autonomia che caratterizzerà il proprio mandato: “Penso che poter portare la mia esperienza possa aiutare il club, l’allenatore e i giocatori in un momento di difficoltà. Un’altra cosa che mi ha spinto il fatto che in questi sei mesi avrò massima autonomia che mi è stata data anche sul mercato. Le decisioni saranno le mie. Si deve dare un’impronta a questa squadra e devo farlo con le mie idee”. Su questo tema l’ex Ds della Sampdoria ha aggiunto: “Non sono mai stato a Manchester. L’unico mio referente è stato Giovanni Gardini. La squadra va ritoccata, non ricostruita. Certamente ha avuto dei problemi che vanno risolti. Abbiamo tempo, ma non tantissimo. Io penso che sarà la squadra che debba fornire delle prestazioni per riportare i tifosi dalla loro parte. Penso che ci possa essere una inversione di tendenza in modo che i tifosi possano tornare a riabbracciare la squadra come sempre hanno fatto in modo unico”.
CAMBIA IL FUTURO DI BRUNORI
L’arrivo del nuovo Ds, subentrato a Morgan De Sanctis, sembra cambiare il futuro di Matteo Brunori. Dato per mesi tra i partenti, il capitano è stato elogiato da Carlo Osti, che ha evidenziato di aver già parlato col giocatore: “Per quanto riguarda Brunori ho parlato con tutta la squadra e poi individualmente con diversi giocatori. Il primo dei quali è stata Brunori. Una chiacchierata molto sincera, il ragazzo si è aperto molto con me. L’ho visto rasserenato. E io gli ho chiesto di riappropriarsi del ruolo di capitano. Io penso che se ci solo giocatori forti ma demotivati la prima cosa da fare è motivarli. Altrimenti si dà un vantaggio agli avversari che non ci possiamo permettere”. Sul numero 9 rosanero, Osti ha successivamente aggiunto: “Brunori ha ritrovato il sorriso, l’ho visto allenarsi molto bene. Lo ha fatto con naturalezza, come fosse il primo giorno di scuola. Chiaramente da parte sua c’era un po’ di sofferenza. Posso solo dire che ho parlato con lui, si è aperto con me con grande franchezza. Il mister mi ha detto: “Brunori così non l’ho mai visto”. Se dovesse continuare così sarebbe il nostro primo acquisto”. Dopo queste dichiarazioni l’impressione è che il Palermo abbia tolto il proprio capitano dal mercato. A meno di irrinunciabili offerte dalla Serie A, quindi, l’italo-brasiliano dovrebbe rimanere in Sicilia, con la prospettiva di un significativo rilancio.
IL CALCIOMERCATO
Sulla sessione di calciomercato, assai attesa dall’ambiente nella speranza di rinforzi e correzioni all’organico, Osti ha spiegato: “Il direttore Gardini mi ha sempre detto che se c’è qualche acquisto mirato che possa migliorare la squadra si andrà avanti tranquillamente. Se non credessi che si può risalire la china non avrei accettato. Perché penso che questa squadra sia tecnicamente forte. Poi perché ha perso otto partite? Probabilmente ci sono anche aspetti psicologici. Le difficoltà, le pressioni, sono quella cosa fondamentale per cui un calciatore fa quel salto di qualità. Se non riesce a farlo allora diventa un problema”. Sul tema Osti ha poi precisato: “La cosa più importante per equilibrare una rosa è decidere il modulo, il sistema di gioco. Da quello dipendono scelte di mercato. Ancora non lo so perché non ne abbiamo parlato”.