Quanto accaduto a Messina, nelle ultima 24 ore, è praticamente indescrivibile. O giù di lì. Fra bonifici in arrivo, ma mai giunti a destinazione, montagne di carte… da scalare e da verificare e telefoni in ebollizione, è trascorsa una giornata da incubo.
I tifosi si sarebbero attesi, già di buon mattino, la nomina di Domenico Roma, da qualche giorno in città, quale direttore sportivo. Ma il dirigente calabrese poco prima di pranzo, dopo aver atteso invano le garanzie richieste per poter operare a piene mani nel mercato, ha messo in moto la sua vettura, ha varcato lo Stretto e ha fatto ritorno a casa.
Nel frattempo, a quanto trapela, i primi passi della Aad Invest facevano anche i conti con la burocrazia, in quanto sarà la Lega, dopo una serie di verifiche (sono richieste ai subentrati precise garanzie bancarie), a rendere, nei fatti, operativa la nuova governance che, adesso, si trova nel limbo. Da un lato, ai fini giuridici, effettivamente proprietaria del club dopo il passaggio di quote ufficializzato presso uno studio notarile cittadino, ma non ancora abilitata da Lega e Covisoc.
Mercato, quindi, congelato e giocatori che hanno manifestato perplessità per il futuro, con diversi elementi che avrebbero chiesto di cambiare aria (vicini al trasferimento i “gioiellini” Petrungaro e Anatriello, destinazione Potenza e Avellino).
In un simile contesto, venerdì la squadra partirà per affrontare la trasferta di Francavilla dove, sabato alle 15, si troverà di fronte il Taranto (gara in programma a porte chiuse). Prima una sosta in Calabria per la rifinitura e poi direzione Puglia per giocare una partita che vale molto più dei tre punti in palio. La situazione del Taranto è disperata e ormai compromessa (rossoblù ultimi in classifica con 3 punti, 10 di penalizzazione e altri in arrivo), mentre i peloritani sono ancora in piena corsa per la salvezza. ma un eventuale risultato negativo contro gli jonici potrebbe rappresentare un duro colpo all’intero ambiente, difficile da superare.