In casa Palermo oggi è stato il giorno della conferenza stampa di presentazione di Joel Pohjanpalo. Il nuovo centravanti rosanero, accolto con grandissimo entusiasmo dai tifosi, si è presentato alla stampa locale in mattinata, presso il centro sportivo di Torretta.
Tante le curiosità emerse nel corso dell’incontro con i giornalisti. Il finlandese ha anche svelato il motivo alla base della scelta della maglia numero 19, un omaggio a Totò Schillaci.
IL PASSAGGIO AL PALERMO
Tra le domande più gettonate della conferenza, un ruolo centrale lo hanno avuto quelle relative alle motivazioni che hanno spinto Pohjanpalo ad accettare il passaggio al Palermo malgrado la categoria di differenza ed il suo profondo attaccamento a Venezia. Sul tema il finlandese ha risposto così: “Quando è arrivata la proposta del Palermo, nonostante stessi benissimo a Venezia, ho riflettuto bene: un contratto pluriennale alla mia età rappresenta senz’altro un fattore importante per la mia carriera. Non è stato facile ma Palermo è una scelta eccellente per me. I primi contatti sono avvenuti con me un paio di settimane fa, il Palermo era l’unica squadra di B che avrei accettato. Conosco il peso della squadra in Sicilia e in Italia: anche a Torino, per esempio, dopo le visite mediche qualche palermitano mi ha fermato per strada. Spero che molto presto il Palermo possa tornare in serie A e io vorrò dare il mio contributo. Far parte del City Group è un sogno, sono felicissimo per questa opportunità”.
GLI APPLAUSI DEL “BARBERA” E L’ACCOGLIENZA
Parlando dell’episodio che lo vide protagonista l’anno scorso, quando fu applaudito dal pubblico del “Renzo Barbera” dopo aver inflitto una doppietta al Palermo con la maglia del Venezia, Pohjanpalo ha raccontato: “Gli applausi dei trentamila del “Barbera” dopo la mia uscita dal campo, nel match della scorsa stagione, rappresentano per me qualcosa di incredibile: un ricordo straordinario per la mia carriera. Oggi sono qui, la vita è così”. Sull’accoglienza riservatagli martedì, invece, l’ex capitano lagunare ha dichiarato: “Sono stato accolto in maniera incredibile dai tifosi, vedere centinaia di persone che ti aspettano e ti acclamano è veramente la realizzazione di un sogno che culli da bambino”.
I PLAYOFF E LA PRESSIONE
Pohjanpalo si è dimostrato ottimista in merito alla possibilità di conquistare il traguardo della Serie A attraverso i playoff, come realizzato l’anno scorso col Venezia: “I tifosi si aspettano i miei gol e spero di accontentarli presto. Speriamo in un risultato positivo già da domenica: c’è un bel clima di collaborazione nello spogliatoio. La serie A attraverso i playoff è possibile, abbiamo tutti lo stesso obiettivo: lavorando sodo quotidianamente possiamo farcela. Pressione e aspettative sono un carburante importante per ogni calciatore, spero di essere all’altezza delle aspettative che ci sono sul mio conto”.
BRUNORI COMPAGNO DI REPARTO
Inevitabile una domanda sul capitano del Palermo Matteo Brunori, che nelle ultime due stagioni ha rivaleggiato con lui tra i marcatori più prolifici della Serie B: “Ho già fatto due allenamenti con la squadra, la qualità della rosa è altissima: Matteo è un grande attaccante e in campo abbiamo subito legato”.
LA NUMERO 19 E SCHILLACI
Nel corso della conferenza Joel Pohjanpalo ha anche spiegato le ragioni della scelta della maglia numero 19, svelando di aver voluto omaggiare in questo modo un simbolo di Palermo come Totò Schillaci, scomparso lo scorso settembre, che proprio con la maglia numero 19 si laureò capocannoniere del Mondiale di Italia ’90: “Chi mi conosce sa che il mio numero è il 20, anche in Nazionale. Era occupato però, quindi ho scelto il 19 perché lo usavo ad Amburgo, e qui ha un grande valore simbolico: lo usava Schillaci, un eroe cittadino, quindi sono ancora più orgoglioso di aver scelto questo numero”.