Lunedì, nel posticipo della 28^ giornata, si giocherà al “Franco Scoglio” il derby siciliano tra Messina e Trapani. Un match che vale tantissimo in termini di punti sia per i padroni di casa nella corsa salvezza che per gli ospiti per la griglia playoff. Eppure il campo è passato decisamente in secondo piano. E’ stata una settimana di autentica passione dopo il mancato pagamento dei contributi ai tesserati con scadenza nello scorso lunedì 17 febbraio.
Da quel momento in poi, il Messina è diventato una società fantasma. Si sono dileguati i vertici della AAD Invest Group dal patron Doudou Cissè al presidente Alaimo che ha anche annullato una conferenza stampa per un sopraggiunto “attacco febbrile”. Di fatto non ci sono le risorse economiche nemmeno per coprire una cifra da 130 mila euro che comporterà una penalizzazione di almeno due punti. A questi andranno aggiunti, molto probabilmente, nove lunghezze in meno per l’esclusione possibile di Turris e Taranto a partire dalla prossima settimana.
Alla luce di tutto questo è iniziata la corsa per salvare il club al livello finanziario e garantirne la sopravvivenza almeno sino a fine stagione. Si sono mossi i tifosi così come le forze dell’amministrazione comunale alla ricerca di nuovi imprenditori che possano sostenere il club. Tuttavia il nodo principale resta la questione societaria. AAd Invest Group resta a capo del Messina anche dopo aver mancato il pagamento della prima tranche da un milione e 250 mila euro alla famiglia Sciotto. Allo stesso tempo, al momento, l’ex presidente non sembra intenzionato ad attivare la clausola per riprendersi il 100% delle quote in caso di mancato pagamento. Di fatto si vive una fase di stallo che può solo peggiorare la situazione e rendere ancora più difficile non solo la salvezza ma anche l’esistenza del club nel prossimo futuro.