Il libero Salvatore Rossini è un nuovo giocatore del Trentino Volley. Proveniente da Modena, il trentenne originario di Formia è uno degli atleti più affidabili, esperti e vincenti nel ruolo di libero.
Per Rossini un biennale con Trentino Volley. A Modena, Rossini ha conquistato uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane (battendo in finale proprio Trento), guadagnando anche spazio in Nazionale con cui ha ottenuto una medaglia d’argento all’Olimpiade di Rio 2016.
“E’ qualcosa di particolare, forse anche strano, ma comunque bello e piacevole – ha detto Rossini ricordando i vecchi scontri – perché è vero che ho giocato tante finali contro Trentino Volley ma ho sempre ammirato il prestigio di questo Club. Ora sono da questa parte della rete e spero innanzitutto di giocare altre Finali e di alzare tanti trofei, come è spesso accaduto a questa realtà”
I ricordi del PalaTrento. “Ho un bellissimo ricordo di quel momento. Durante l’estate che precedeva quella partita avevo sperato di evitare l’Itas Trentino alla prima giornata perché per me avrebbe rappresentato un battesimo di fuoco nel massimo campionato nazionale. Il sorteggio andò esattamente al contrario e mi riservò subito battitori fortissimi come Kaziyski e Juantorena. Ricordo nitidamente la prima ricezione assoluta: ero in posto 6 e c’era Osmany in battuta, riuscì a metterla in mano al palleggiatore solo perché la palla toccò il nastro e facilitò il mio bagher”.
Gli obiettivi con Trento. “I principali sono ovviamente quelli legati alla squadra e non personali. Trentino Volley in questi anni è sempre stata protagonista e deve continuare ad esserlo. Vogliamo compiere un passo avanti rispetto alle precedenti stagioni, arrivando quindi a giocare Finali come spiegavo in precedenza. Poter vivere la competizione sino all’ultimo giorno è importante; vogliamo dire la nostra sino in fondo”.