2-0. Una sconfitta secca, netta e che va oltre i freddi numeri.
La Juventus torna a Torino leccandosi le ferite e con pochissime certezze. A fine partita volti scuri e poca voglia di parlare. Ci provano il capitano Chiellini, l’infastidito Ronaldo ed il pragmatico Allegri, ma per i tifosi bianconeri è stata la partita peggiore in Champions degli ultimi anni.
Mai come ieri, infatti, la Juventus ha rinunciato a giocare consegnandosi completamente agli avversari. L’Atletico era, senza dubbio, l’avversario peggiore da pescare agli ottavi ma se punti a vincere la Champions non puoi permetterti prestazioni del genere. Tutti sono sul banco degli imputati e, probabilmente, Allegri più degli altri. I bianconeri hanno perso la loro mentalità vincente, si sono sciolti come neve al sole travolti dalla garra di un Atletico ad immagine e somiglianza del proprio allenatore. Questo è forse l’aspetto più importante: Simeone ha stravinto il duello contro il suo collega.
Ma se, da una parte, la mancanza di personalità è stata così evidente, dall’altra non si possono tralasciare anche gli aspetti tecnico – tattici. Sulla carta la Juventus si schiera con un 4-3-3 offensivo, nella realtà si trasforma in un modulo esclusivamente difensivo. I bianconeri soffrono terribilmente il pressing alto spagnolo, non riescono a portare avanti il baricentro e perdono anche tutti i duelli fisici. In una serata negativa per tutti, nessuno escluso, spiccano le difficoltà di De Sciglio ad alti livelli, le lacune difensive di Bonucci e la troppa macchinosità del centrocampo. L’attacco, poi, merita un capitolo a parte; senza l’apporto del resto della squadra poco può fare il solo Ronaldo, che si dimostra comunque il migliore dei suoi. Dybala gioca ad oltre 50 metri dalla porta, rinchiuso in un ruolo che non è il suo. Mandzukic viene ingabbiato da Godin e solo Bernardeschi, lanciato in campo troppo tardi, dà un po’ di vivacità in avanti sfiorando anche un goal che sarebbe stato fondamentale.
Tra tre settimane servirà una grande impresa. La Juventus ha dimostrato di poter recuperare anche tre goal al Real Madrid fuori casa, tuttavia con l’Atletico sarà un’impresa molto ardua. Gli spagnoli, a Torino, giocheranno esclusivamente sul fisico e sulla difesa. I bianconeri, se vorranno continuare il loro percorso europeo, dovranno sfoderare la prova perfetta fatta di ritmo, coraggio e voglia di vincere. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, quella agli ottavi di Champions potrebbe rappresentare un vero fallimento della stagione bianconera.