Tanti i temi trattati dall’allenatore del Milan Gennaro Gattuso nella conferenza della vigilia del derby meneghino di domani sera contro l’Inter.
Sulla partita:
“Ogni derby ha una storia a sé, sarà diverso da quello di 4 mesi fa. Sento dire che siamo i favoriti e che l’Inter è morta, non è così perchè il derby è una gara a sé. Domani San Siro fa il record d’incassi e deve essere il nostro dodicesimo uomo in campo, ma bisogna rispettare l’Inter.
Dobbiamo essere bravi a contrastare la loro pressione, all’andata non ci fecero respirare. Domani sarà la stessa gara e bisogna avere coraggio. All’andata non mi era piaciuto l’atteggiamento della nostra squadra mentre domani voglio vedere i ragazzi giocare con la testa libera”.
Sull’aria da derby:
“Sono partite in cui devi parlare il meno possibile. Già da giocatore la preparavo con il silenzio, e da allenatore sono uguale. Sono altre le gare in cui devi punzecchiare i giocatori, non questa. Oggi a Milanello si sente che l’aria è diversa, il derby si prepara da solo, la pressione e la tensione è abbastanza alta”.
Sulla “rivincita”:
“Non c’è nessuna rivincita, dobbiamo continuare a credere al nostro obiettivo e far crescere i nostri giocatori, di provare a tornare in Champions League. Non ho nessuna rivincita con l’Inter. Non solo io ero in discussione. Vedi Allegri, ha perso a Madrid e sembrava più buono a nulla, ora tutti hanno fatto un passo indietro. Io sono fortunato per quello che sono e per il lavoro che faccio alla mia età”.
Sul rischio esonero di mesi fa:
“Mai pensato all’esonero, ho solo pensato a lavorare e non ci ho mai pensato di andare via”.
Sul momento dell’Inter:
“Non penso agli altri, parlo solo di quello che succede all’interno del mio spogliatoio”.
Su Piatek:
“La differenza la deve fare il collettivo, la squadra e non il singolo. Pochi vincono le gare da soli, e oggi non siamo in condizione di vincerla con uno solo”.
Su Biglia:
“Domani vediamo se partirà titolare”.
Di seguito l’intervista di Musacchio sul Derby: