L’Italia dei giovani gioca bene la prima gara delle qualificazioni ad Euro 2020 dominando l’incontro dall’inizio alla fine senza dare mai segni di cedimento in tutti i settori del campo. Mancini opta per una vera e propria rivoluzione puntando prevalentemente sui giovani che stanno emergendo e il campo sembra dargli ragione.
Nel day after e a mente fredda si possono valutare le singole prestazioni di chi è sceso in campo tra prime volte, record e ritorni. Protagonista della serata è sicuramente Moise Kean, il ragazzo prodigio che sta abbattendo ogni tipo di record a cui si aggiungono i due di ieri sera primo esordiente classe 2000 e gol all’esordio in nazionale, il primo del millennial a riuscirci nell’Italia. Ai record dell’attaccante juventino si possono segnalare anche l’esordio di Zaniolo che ha giocato bene nella parte restante di gara e la buona prestazione del terzino destro del Valencia Piccini.
Le sensazioni sono davvero positive anche se di fronte c’era una modesta Finlandia che ha fatto di tutto per chiudere gli spazi e ripartire, ma gli azzurri hanno spinto sulle fasce e sfruttato al meglio le percussioni di Bernardeschi in ottimo stato di forma. Tra i giovani si è messo ancora una volta in luce Barella che dimostra ancora una volta il suo valore e la sua crescita. Oltre al suo primo gol in Nazionale ha evidenziato una buona confidenza con i suoi compagni di reparto Verratti e Jorginho scelti come coppia di playmaker.
Mister Mancini può sicuramente sorridere dopo la prima delle qualificazioni con la quale si può decretare il ruolo da titolare in porta affidato a Donnarumma e l’ottimo rientro in squadra di Quagliarella che ha sfiorato il gol in due occasioni e solo una super parata e la traversa negano la gioia al sempreverde attaccante doriano.