Se lo aggiudica il Milan l'importante scontro per la zona Champions con la Lazio.
C'è voluto un calcio di rigore trasformato da Kessie, a undici minuti dal termine, per regalare i tre punti ai rossoneri, dopo un incontro molto intenso e con un finale arroventato e poco edificante.
Primo tempo molto equilibrato con la Lazio che parte benissimo e Reina compie un grandissimo intervento su una conclusione di Immobile a botta sicura.
Poco dopo la mezz'ora Calabria serve Piatek che manda a lato di poco. Il finale di prima frazione si chiude con un assist di Luis Alberto per Immobile che manda sull'esterno della rete.
Nella ripresa al 20' Romulo trova pronto Reina, poi due episodi decidono il match. Al 31' viene assegnato da Rocchi un rigore per il Milan per un tocco di braccio di Acerbi, ma con il Var l'arbitro si corregge e concede l'angolo perché il braccio del difensore laziale era aderente al corpo. Ma, pochi minuti dop,o un maldestro intervento Durmisi su Musacchio in piena area viene punito con il penalty. Dal dischetto Kessie non sbaglia e regala il vantaggio al Milan. In pieno recupero Strakosha si esalta su Suso. Un contatto fra Rodriguez e Milinkovic in area rossonera non viene giudicato passibile di massima punizione.
Al triplice fischio tensione alle stelle con un parapiglia generale in mezzo al campo.
Questo il pensiero del tecnico del Milan, Rino Gattuso, ai microfoni di Dazn.
“Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, sono felice della prestazione dei miei calciatori. Non è facile giocare sull’agonismo per noi, il campo migliore per la Lazio. Romagnoli? Niente di grave o di muscolare, ha preso una vecchietta. Alla squadra dobbiamo fargli i complimenti, stanno dando tutto, devono lottare per la maglia e per il Milan, non per me. Sono molto contento della prestazione. tiamo lavorando, dobbiamo migliorare, stiamo facendo qualcosa di diverso, con Borini sulla fascia, Calhanoglu mezzala, ma ripeto, dobbiamo lavorare molto".
Sulla rissa di fine gara.
"Mi sono anche stirato per uno scatto. Sono state dette delle parole tra le panchine, l’importante è che finisca tutto qui. Io ero maestro in queste cose, ma ora non ho più il fisico, loro sono palestrati, io corro molto di meno di prima.
Così, invece, il ds della Lazio, Igli Tare, sempre ai microfoni di Dazn.
"Cronaca di una morte annunciata. Lo temevamo ed è successo. Abbiamo giocato una grande gara, meritavamo di giocarcela sul campo e non da decisioni arbitrali. I giocatori del Milan sembravano gli avessero sparato, io parlo in particolare della velocità di decisione dell’arbitro. I rigori ci possono stare o meno, ne prendiamo atto, ma per noi su Savic era rigore. Speravamo di potercela giocare sul campo, così non è stato. Ora pensiamo al campionato e alla rivincita qui in Coppa Italia”.
Questo il commento del portiere rossonero, Pepe Reina.
"Sono tre punti pesanti, contro un avversario diretto per la Champions, che ci permettono di difendere il quarto posto. Speriamo ci possa dare la spinta per affrontare queste sei finali. Il Milan lo merita, il carattere non ci manca e la squadra ci ha creduto fino all'ultimo".
Champions?
"In questo momento siamo favoriti perché siamo quarti ma nella volata a 4-5 squadre è davvero tutto aperto. Non dobbiamo mollare di una virgola".