Colpaccio dell'Atalanta che espugna il San Paolo e aggancia il Milan al quarto posto. Napoli in vantaggio nel primo tempo con Mertens e sciupone nella ripresa prima dei gol di Zapata e Pasalic che hanno coronato la rimonta della Dea sempre più lanciata verso un posto Champions.
Finisce con il San Paolo che fischia i suoi e con i giocatori dell'Atalanta che si abbracciano in mezzo al campo. Exploit dei nerazzurri che battono il Napoli in rimonta e si godono un lunedì dell'Angelo con i fiocchi. Aggancio al quarto posto al Milan a quota 56 e zona Champions raggiunta con grande merito per la band di Gasperini (oggi espulso) che gioca un calcio moderno, veloce, tatticamente eccellente e che può vantare una condizione fisica invidiabile.
Eppure il Napoli per 60 minuti si è fatto apprezzare. È passato in vantaggio con Mertens al 28' che ha raccolto un cross di Malcuit. I partenopei hanno sfiorato il raddoppio altre due volte nel primo tempo, ancora con Mertens e poi con Zielinski.
Nella ripresa il raddoppio sembrava cosa fatta quando Milik scavalcava Gollini, ma sulla linea di porta incredibile l'intervento di Masiello che evitava il gol.
Al 9' Gasperini inserivi Ilicic per Freuler e la partita cambiava radicalmente. Gli orobici cambiavano passo e, dopo un'altra calamorosa occasione fallita da Mertens che da favorevole posizione calciava sull'esterno della rete, pareggiavano con l'ex Zapata il quale da dentro l'area piccola batteva Ospina.
E non finiva qui. A dieci minuti dal termine era Pasalic, smarcato con un colpo di tacco di Zapata, a siglare l'1 a 2.
Questo il commento del tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
"Abbiamo giocato contro un ottimo Napoli. Il primo tempo abbiamo sofferto, poi c'è stato l'episodio del gol salvato da Masiello che se va dentro difficilmente cambia la partita. Noi volevamo stare in partita, poi ci siamo giocati Ilicic e con tutti i tre attaccanti davanti abbiamo tanto potenziale".
Sulla sua espulsione.
"Sono destinato ad andare fuori. Nessun tifoso quando c'è un'occasione del genere riesce a stare fermo con le mani. Ho protestato perché mi sembrava una punizione importante su Gomez. Comunque fa niente, vado fuori, poi abbiamo vinto e questo mitiga tutto. Non ho mancato di rispetto, noi allenatori non riusciamo a stare con le braccia conserte. Dobbiamo restare nei limiti e io ci sono rimasto".
Sugli obiettivi.
"Per me sarebbe il quarto anno consecutivo che arrivo in Europa. Nel pensare comune valgono solo scudetti e coppe, invece si possono raggiungere dei traguardi anche con squadre come l'Atalanta. La Champions sarebbe staordinaria, ma anche la Coppa Italia eh, visto che siamo lì… Abbiamo vinto con la Juve ai quarti di finale, oggi abbiamo vinto a Napoli e ci siamo conquistati il diritto di giocarci la Champions fino alla fine".
Questa l'analisi di Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ai microfoni di Sky Sport.
"Per un'ora abbiamo fatto molto bene. Abbiamo speso molto, abbiamo pressato alto e tenuto i ritmi alti. Poi col pareggio era difficile anche a livello psicologico, in virtù delle tante occasioni non sfruttate. Per un'ora però la squadra ha fatto ottimamente".
Su Insigne in panchina.
"Ha giocato tre partite in una settima: le due con l'Arsenal e col Chievo. C'è stato grande dispendio fisico, ho voluto preservarlo, sarà pronto per le prossime partite. E' un patrimonio importante per la società, deve riprendersi e tornare ai suoi livelli. Tutti noi l'aspettiamo".
Deluso?
Sì, sono dispiaciuto perché questa squadra può e deve dare di più. L'ha fatto in tante partite, ma è chiaro che quando perdi la motivazione magari arrivi in ritardo su una chiusura o su una palla gol. Il calcio è questione di attimi e quando non sei al 100% l'attimo si sfugge".
Così, infine, l'estroso attaccante nerazzurro Josip Ilicic che ha cambiato il volto della partita.
"Faccio tutto, ma ancora non riesco a calciare bene. L'importante è che abbiamo vinto per rimanere attaccati a quella zona, noi ci proviamo. Abbiamo dimenticato cosa abbiamo fatto, siamo partiti forte e ora vogliamo andare avanti fino alla fine. Coppa Italia? Se stai lì vicino vuoi conquistare tutto. Noi non molliamo. Sappiamo che le squadre che lottano per la Champions sono forti, ma noi vogliamo restare lì. Ora pensiamo alla Fiorentina, sarà una battaglia come la sfida di oggi".